I 7 migliori pedali per basso

Ogni buon bassista sa che essere dei virtuosi delle corde non è tutto.

Il trucco sta anche in una buona amplificazione e in un ampio ventaglio di effetti da sfoderare per rendere le esibizioni davvero indimenticabili. Ma come si fa ad effettare un basso?

Semplice, con un pedale per basso o una pedaliera multieffetto, strumenti che basterà interporre tra il basso e l’amplificatore e il suono verrà modificato.

Se vuoi conoscere gli effetti che puoi applicare al tuo basso, qual è il miglior pedale per basso, quale scegliere e dove comprarlo, sei capitato nel posto giusto. Ti basta proseguire nella lettura dell’articolo!

Qual è il miglior pedale per basso?

Un pedale per basso può essere realizzato in diversi materiali e con le forme più svariate. Può essere da terra o da tavolo.

Esistono tantissimi effetti come phaser basso, distorsori, octaver basso o la possibilità di disporre direttamente di una pedaliera multieffetto. La scelta è talmente ampia che a volte può esserci confusione su quale prodotto vada bene col nostro basso o, semplicemente, quale pedale sia migliore.

Per questo motivo, abbiamo deciso di recensire per voi i migliori pedali effetti per basso, analizzandone i punti forti, le compatibilità e i maggiori difetti.

Ecco una lista dei migliori pedali per basso sul mercato e in vendita online:

1. Pedale per basso con compressore e sustain della BOSS

Boss CS-3 Compressor

Questo pedale per compressore basso è l’accessorio indispensabile per chi desidera un suono mai troppo forte né troppo debole. Il compressore basso è infatti un effetto che restringe il range di volume dello strumento e impedisce distorsioni involontarie e suoni fastidiosi.

Adatto sia alla chitarra sia a far parte di una pedaliera per basso, il pedale CS-3 BOSS colpisce immediatamente per le qualità estetiche: la scocca in alluminio dà subito l’idea di qualità e resistenza nel tempo.

Le manopole offrono tutte le regolazioni necessarie, tra cui l’attacco, il sustain (che determinano quando l’effetto entra ed esce di scena), ma anche il tone e il livello di volume. Giocando con i controlli si possono ottenere suoni pieni e caldi, così come distorsioni acide alla Joe Satriani. Tutti gli effetti sono estremamente naturali.

Il design studiato per ottenere il minimo del rumore rende il compressore basso silenzioso e il suono in uscita libero dalle interferenze.


2. Mini-pedale chorus per basso della Mooer

Mooer Ensemble Queen Pedale Chorus

Il chorus è un effetto che simula la presenza di più strumenti uguali che eseguono insieme la stessa partitura. È proprio questo l’effetto che produce il pedale synth per basso della Mooer.

Esternamente, ciò che cattura subito l’attenzione è la dimensione molto ridotta di questo pedale di un colore azzurro sgargiante, con una scocca interamente in metallo che gli conferisce solidità e resistenza.

Dal punto di vista dei controlli, le manopole ci fanno regolare praticamente qualsiasi parametro: volume, tonalità e intensità dell’effetto sono tutto ciò che ci serve per ottenere il chorus basso che più ci piace.

Piccola curiosità: il pedale utilizza lo stesso circuito interno della BOSS, garanzia di grande qualità sonora. Tuttavia, si tratta nel complesso di un prodotto più economico e conveniente.

Al contrario del pedale precedente, questo è progettato appositamente per basso e potrebbe non funzionare al meglio con una chitarra elettrica.


3. Pedale per basso elettrico con 75 effetti programmabili della Zoom

Zoom - B1On/Ifs

Ed eccoci davanti ad un prodotto molto diverso da quelli che abbiamo visto fino ad ora. Zoom B1on è una pedaliera multieffetto, racchiude cioè oltre 75 effetti programmabili e utilizzabili al bisogno, fino a 5 effetti a pedale caricati simultaneamente.

Il multieffetto basso non si ferma solo a questo: sono presenti infatti anche 68 loop di accompagnamento ritmico, utilissimi per avere un beat su cui suonare o comporre.

Organizzare la “playlist” di effetti risulta davvero facile grazie alla pratica funzione swap, che ci fa scorrere e posizionare i vari effetti in maniera silenziosa, mantenendo attiva la patch attuale.

Ecco alcuni effetti che questa pedaliera multieffetto contiene: compressore basso, distorsione basso, modulazione, delay, phaser per basso, riverbero e tanti altri ancora. Possiede inoltre un accordatore cromatico integrato e una funzione looper, che ci permette di registrare dei loop di 30 secondi.

Un multieffetto basso pieno di risorse e a basso prezzo, adatto per i principianti e per chiunque voglia divertirsi e solleticare la propria ispirazione.


4. Pedale per basso, distorsione e fuzz anni ‘60 e ‘70 della Behringer

Behringer SF 300

L’effetto fuzz è un particolare tipo di distorsione, molto simile all’overdrive perché sfrutta la saturazione del segnale audio, ma in questo caso si aggiungono armoniche e intermodulazioni, così da creare un effetto quasi ovattato.

Questo pedale per distorsore basso della Behringer può essere utilizzato con molti strumenti musicali, come chitarre synth monofonici.

I controlli offerti comprendono la regolazione del livello, il treble, il gain e 3 diverse modalità di distorsione, classic fuzz, grunge e gain boost, che ci permetteranno di ricreare il classico fuzz tone in voga negli anni ‘60 e ‘70.

Per quanto riguarda i dettagli della costruzione, questo pedale fuzz è interamente realizzato in plastica, qualità che lo rende più leggero e versatile, ma anche inevitabilmente più fragile. Per questo motivo è importante fare molta attenzione se si decide di utilizzarlo nei live.

L’alimentazione è a batteria oppure con alimentatore da 9V, purtroppo non incluso nella confezione.


5. Pedale per basso con effetto equalizzatore a 7 bande della Behringer

Behringer BEQ700

Ed eccoci arrivati ad un equalizzatore per basso a pedale. L’equalizzatore grafico serve ad aumentare o diminuire determinate frequenze, in modo da ottenere dal basso il suono che ci soddisfa.

Questo pedale della Behringer ci dà la possibilità di regolare le frequenze agendo sulle tacche presenti sulla parte anteriore del dispositivo, in maniera facile e intuitiva.

I punti a favore di questo prodotto sono sicuramente il basso prezzo e l’estetica minimal e un po’ vintage, davvero di classe. La scocca è in plastica e potrebbe rivelarsi un po’ delicata.

Dal punto di vista della funzionalità, il pedale si dimostra reattivo e preciso, le frequenze scritte sugli indicatori corrispondono esattamente alle frequenze reali.

L’obiettivo dell’equalizzatore per basso a pedale quello di potenziare le frequenze gravi del nostro basso e questo pedale riesce egregiamente nell’intento. Accoppiato ad un buon amplificatore regala delle grandi soddisfazioni.


6. Pedale per basso con effetto distorsione e overdrive della KOKKO

KOKKO FOD3

Se cerchi un buonissimo rapporto qualità prezzo, questo pedale per distorsore basso è la scelta che fa per te.

Non ci facciamo ingannare dal basso prezzo: come qualsiasi overdrive, anche quello della marca KOKKO simula una saturazione di volume dell’amplificatore, donando il classico effetto “hard rock” che suona davvero bene.

Le manopole “level” e “drive” regolano la potenza del segnale in uscita, mentre il parametro “tone” serve a regolare il colore del suono prodotto dal nostro basso, per schiarirlo o scurirlo a seconda del bisogno.

La scocca in plastica conferisce al pedale per distorsore basso leggerezza e portabilità, ma allo stesso tempo è necessario fare attenzione, durante i live, a trattarlo con delicatezza. I jack per l’ingresso e per l’uscita sono sistemati sui lati.

Anche se nasce come pedale per chitarra, in realtà è perfettamente compatibile con il basso, classico ed elettrico.


7. Pedale per basso distorsione vintage della Tom’s Line

BLACK TEETH ABT-3

Concludiamo con un secondo pedale distorsore basso, decisamente l’effetto più amato e desiderato da ogni rocker o aspirante tale.

Si tratta in realtà di un tipo di distorsione che guarda al vintage, con 3 diverse modalità che corrispondono a 3 diversi colori del suono che verrà poi fuori dall’amplificatore.

Più piccolo e leggero di uno smartphone, si distingue per l’elegante telaio molto resistente in metallo nero che, diciamocelo, è quanto di più indicato per un bassista rock!

Il suo utilizzo è semplicissimo, basta poggiarlo a terra ed utilizzare il bottone centrale per accendere o spegnere gli effetti a pedale. È alimentato a batterie o con alimentatore 9V.

Ciò che salta subito all’occhio (e all’orecchio) è il rapporto qualità prezzo davvero buono, per un prodotto adatto sia ai principianti che ai professionisti e che sa regalare grandi soddisfazioni.


Che cos’è un pedale effetti per basso?

Un pedale effetti per basso è un piccolo strumento di metallo o di plastica che racchiude dei circuiti in grado di modificare il segnale che arriva dal basso, così da creare un suono in uscita diverso ed “effettato”.

Generalmente, il pedale per basso si appoggia sul pavimento e per attivarlo e spegnerlo basta spingere un pulsante con il piede. Esistono anche pedali da tavolo (termine improprio) che però risultano più scomodi da regolare in piedi.

Esistono due tipi di pedale per basso:

  • Pedaliera multieffetto basso: questa tipologia di pedale offre diversi effetti tutti racchiusi in un’unità singola. Sono perfetti per esercitarsi, imparando le funzioni di ogni effetto e in quali occasioni usarli. Tuttavia, solitamente più effetti contiene un pedale, più si rischia che gli effetti abbiano una qualità minore.
  • Pedale per un effetto dedicato: creano un unico effetto, ma di qualità maggiore rispetto ad un multieffetto basso. Risulta particolarmente adatto agli effetti che utilizzi maggiormente, come il riverbero o il drive. In questo caso dovrai concatenare una serie di pedali diversi da attivare separatamente.

Perché usare un pedale effetti per basso?

La scelta di acquistare un pedale per basso dipende solo dalla tua creatività, dal genere che fai e dall’esigenza che hai di personalizzare il tuo suono con un distorsore basso, un phaser basso, una pedaliera per basso completa.

Un piccolo consiglio da parte nostra: se suoni un basso di scarsa qualità o hai un amplificatore che suona male, usa il tuo budget per migliorare la strumentazione di base. Il pedale effetti non potrà, da solo, risolvere i problemi di qualità del suono. Potrebbe addirittura peggiorare la situazione!

Quali sono i principali effetti di un pedale per basso?

pedale-effetti-per-basso

I pedali per basso offrono una grande varietà di effetti diversi, ognuno utile per ottenere uno specifico suono. Ovviamente, alcuni effetti a pedale sono più utili ed usati degli altri.

Vediamo insieme quali sono gli effetti principali che puoi avere da un pedale per basso.

● Compressore

L’effetto compressore basso serve a darti un maggior controllo dei volumi del tuo strumento.

Si può immaginare il compressore basso come un effetto che ti permette di restringere il range di volume che uscirà dall’amplificatore. Ciò vuol dire che non importa se suonerai in maniera delicata o aggressiva, il volume non risulterà mai troppo basso né distorcerà mai per via dell’eccessiva potenza.

Si tratta di un pedale per basso davvero utile, oserei dire indispensabile, se cerchi di avvicinarti ad una qualità del suono professionale.

● Fuzz

Fuzz in inglese significa “peluria”. Questo singolare nome rappresenta un effetto distorsore basso che può cambiare moltissimo l’atmosfera di un’esibizione.

Si ottengono così dei suoni totalmente nuovi, che possono dare una scintilla diversa ai tuoi brani: è un effetto intramontabile in ogni genere, riesumato recentemente dai Daft Punk nel pop, sempre utilizzato nel jazz, nel rock e nel metal.

● Pedale d’ottava (octaver basso)

Si tratta di uno degli effetti a pedale più utilizzati dai chitarristi, ma è anche molto popolare tra i bassisti, tanto da diventare quasi indispensabile.

L’octaver basso “sdoppia” le ottave che andiamo a suonare, aggiungendo le stesse note ma di ottava più alta o più bassa, come avere un basso ad 8 corde traslato su un basso normale a 4 corde.

Serve per riempire il suono, fornendo un tappeto di basso molto più rotondo ed emozionante.

● Modulazione

Sotto la categoria modulazione sono catalogati molti effetti diversi gli uni dagli altri, come il chorus, il flanger e il phaser per basso.

Si tratta di effetti molto noti a chi suona la chitarra (ma anche a chi canta o a chi produce) ma sfortunatamente sono poco popolari tra chi ama suonare il basso.

E possiamo dire che è davvero un peccato, perché si tratta di effetti unici, capaci di dare un’impronta originale al tuo sound.

● Riverbero

Il riverbero è un effetto che dà la sensazione di un suono che “rimbalza” sulle pareti e torna indietro, così da simulare uno spazio più o meno ampio, da una piccola stanza ad una cattedrale, fino al riverbero di una vera e propria arena.

Sebbene si consiglia di non usare il riverbero su una pedaliera per basso nei live, perché potrebbe impastare troppo il suono, esso si rivela utilissimo in studio di registrazione, dando all’ascoltatore l’impressione di assistere ad un concerto live.

● Wah Wah

Particolarmente usato dai bassisti e dai chitarristi funky, il Wah Wah (o solo Wah) è un effetto che fa oscillare la nota che suoniamo, producendo un suono che fa proprio… Wah Wah!

Nel caso di questo pedale, si consiglia di acquistare uno appositamente creato per il basso e non una pedaliera per chitarra. Questo perché il Wah Wah lavora su precise scale cromatiche e, se cambiamo lo strumento collegato, il risultato può essere disastroso!

● Filtro envelope

Molto simile al Wah Wah ed anch’esso molto utilizzato dai bassisti funky, l’envelope è un effetto che deforma la nota a seconda del tuo tocco sulle corde: più forte suonerai, più il Wah si sentirà (mentre il classico wah wah è ciclico e automatico).

Entrambi questi effetti a pedale hanno bisogno di essere disegnati su misura per il basso, altrimenti il suono potrebbe risultare pasticciato e l’intonazione non accurata.

● Synth

Un pedale synth dà la possibilità di trasformare il suono del nostro basso in strutture sonore totalmente diverse, capaci di simulare il timbro di un organo, di un pad o di vari bassi da musica elettronica.

È senza dubbio il pedale per basso più divertente da usare, tuttavia dobbiamo precisare che un pedale synth per basso è estremamente situazionale e va usato solo in alcuni generi.

Si può usare un pedale per chitarra su un basso?

Sì, è possibile usare dei pedali per chitarra sul tuo basso senza troppi problemi. Tuttavia, devi tenere presente che alcuni potrebbero suonare molto male, mentre alcuni altri suoneranno meravigliosamente.

Come si connette il pedale per basso?

È molto semplice. Il jack del basso va collegato alla porta input del pedale. L’output del pedale va poi connesso con l’amplificatore. La maggior parte degli amplificatori ha il jack per chitarra e basso sul lato anteriore, in alcuni casi può trovarsi anche sul retro.

Si può usare una chitarra su un amplificatore per basso?

Sì, è possibile. Tuttavia, alcuni particolari effetti non suoneranno bene come potrebbero e altri potrebbero risultare in un completo disastro. Cerca sempre di acquistare pedali pensati appositamente per il tuo strumento musicale.

I bassisti usano il riverbero?

Il riverbero può essere utile se usato in studio, sala prove o nella tua cameretta. Suonando all’aperto o su palchi più ampi si creerà un effetto naturale di riverbero e aggiungerne altro renderà solo il suono più impastato. In fase di registrazione, invece, i bassisti tendono ad aggiungere un pizzico di riverbero per arrotondare il suono del basso.

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